Tutto il processo di scansione descritto nelle sezioni dedicate nel sito, può essere "fatto in casa", soluzione di grande attrattiva, perché consente risparmio economico, soddisfazione personale ed inoltre una gratificante occupazione del tempo libero.
Vi sono però degli importanti fattori da valutare che cercherò di esporre nel modo più realistico possibile, nella speranza che diventino un'informazione utile a tutti.
Dando per scontato che siate già dotati di un computer performante (mac o pc poco importa), un accorgimento dal quale non è possibile prescindere è la presenza di due dischi fissi - da almeno 1 Tb. cadauno - montati in "Raid 0", per essere certi di archiviare "in sicurezza i dati", gli hard disk si danneggiano più di quanto si immagini...
Il passo successivo corrisponde alla scelta dello scanner, ma come individuare lo scanner adatto? Bisogna innanzitutto valutare è se il vostro archivo è costituito da sole stampe fotografiche o anche da diapositive, negative a colori e negative in bianco e nero (principalmente si tratterà del classico formato 24x36mm.).
Sul mercato vi sono principalmente tre tipologie di scanner (tralasciando i multifunzione da ufficio):
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Il classico Flatbed in formato A4:
corrisponde ad una fotocopiatrice molto evoluta. Ce ne sono un'infinità di modelli, quelli di fascia più elevata consentono di acquisire bene le stampe fotografiche.
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Il Flatbed sempre A4 che scansiona anche le diapositive.
Qui cominciano le prime perplessità perché tutti i costruttori si sprecano a dichiarare risoluzioni elevatissime, che però vengono calcolate su tutto il piano di scansione (ovvero 297x210 mm.). Disporre di una risoluzione ottica di 4.000 dpi su tutta questa superficie, serve a ben poco quando si deve scansionare una diapositiva 24x36 mm..
Un altro fattore importante è costituito dalla "gamma di densità ", che indica quanto lo scanner sia capace di leggere le zone in ombra. A malapena questi scanner raggiungono i 3.0 Dmax. reali, troppo pochi per le diapositive, le aree più scure risulteranno posterizzate, cioè prive di qualsiasi dettaglio.
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Scanner dedicati, sono quelli progettati solo il formato 24x36 ma quelli validi appartengono al mondo professionale con i relativi prezzi...
Ma allora quali sono le caratteristiche tecniche imprescindibili per uno scanner di qualità?
Risoluzione ottica elevata (quella interpolata non serve assolutamente a nulla)
- Per la scansione di diapositive 24x36 servono almeno 4.000 dpi "reali"calcolati sul fotogramma 24x36, non su tutta la superficie di un A4!;
- Assoluta stabilità meccanica (per consentire le multi-esposizioni);
- Prescansione all'infrarosso, per sfruttare le tecnologie di pulizia e restauro ICE;
- Sensore di elevata qualità che legga una gamma di densità di almeno 4,5 D;
- Ottica di elevata qualità;
- Software di livello professionale che permetta anche le scansioni in formato raw a 48 bit.
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Per la scansione "seria" delle diapositive 24x36, non vi sono alternative, bisogna acquistare uno scanner dedicato, generalmente costoso e che necessita di un periodo di apprendimento per essere sfruttato al massimo.
Oggi sul mercato non troviamo molto di valido, fanno eccezione un paio di scanner prodotti in oriente e non importati in Italia che comunque hanno un costo di circa 1500 euro. Il migliore di tutti, il famoso Nikon Super Coolscan 5000 ED è uscito di produzione da pochi mesi ed è ormai introvabile, era uno scanner che costava mediamente 1900-2000 euro, più accessori.
Altri produttori hanno approfittato dello spazio lasciato libero da Nikon, proponendo scanner con risoluzioni fino a 7200 dpi al costo di 300 euro circa, ma purtroppo sono solo dei giocattoli! La risoluzione dichiarata è solo una grossa bugia. Il nostro studio utilizza esclusivamente scanner Nikon 5000 ED (per il 24x36) fin che non li consumiamo... poi speriamo che sul mercato arrivi qualcos’altro di valido o che la Nikon ci ripensi, vista l’attuale richiesta di usato.
Dopo l'acquisto dello scanner, la mossa successiva riguarda il software da adottare (Vuescan e Silverfast sono un esempio con costi e prestazioni differenti), solitamente infatti i "programmini" a corredo degli scanner sono troppo semplici, adatti ad un uso meramente amatoriale.
Che altro serve?
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Sicuramente un monitor LCD adatto al fotoritocco e calibrabile attraverso una sonda, che garantisca fedeltà cromatica e ampiezza dell'angolo di visione. Attualmente quelli con matrice "Pva" sembrano i migliori, ma sono anche molto costosi...
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Una sonda di calibrazione per il monitor e il target IT8 per creare il profilo di calibrazione dello scanner
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Un programma di fotoritocco professionale come "Adobe Photoshop" e ovviamente la capacità di padroneggiarlo in scioltezza.
A questo punto siamo quasi pronti, tariamo il monitor, creiamo il profilo icc o icm, poi passiamo allo scanner, eseguiamo la scansione del Target it8, creiamo il profilo colore corretto e salviamo il tutto. Impostiamo i profili corretti in Photoshop e finalmente possiamo iniziare a scansionare le nostre fotografie.
Queste procedure, che a prima vista possono sembrare macchinose ed inutili, sono al contrario propedeutiche per la corretta scansione della diapositiva. Se ogni passo viene eseguito scrupolosamente, la diapositiva digitalizzata viene visualizzata a monitor esattamente uguale all'originale, se così non fosse sarebbe impossibile apportare una correzione dettagliata all'immagine.
Sarà oramai chiaro che le competenze richieste per eseguire il lavoro di scansione non si acquisiscono dall'oggi al domani, bensì frequentando corsi specifici o con svariate ore di autoapprendimento.
Elemento non secondario da considerare è pure quello relativo al "tempo tecnico" richiesto per la scansione. Un archivio di 1000 diapositive può richiedere anche 100 ore di scansione (dipende dalla risoluzione e dalla velocità dello scanner), corrispondono a circa 12 giorni (lavorando 8 ore al giorno), alle quali aggiungere quelle da dedicare all'eventuale fotoritocco e archiviazione.
Spero con questo articolo di aver fornito delle informazioni utili a quanti vogliano entrare nel mondo della scansione, per eventuali dettagli o richieste ulteriori non esitate a contattarmi, risponderò a tutti.
Carlo Bazan copyright 2010
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